Quando si parla di visione a volte non sappiamo o conosciamo i giusti termini, ecco quindi delle semplici informazioni.
La parola occhio EMMETROPE definisce un occhio che non presenta DIFETTI VISIVI, ovvero in condizione di accomodazione rilassata i raggi provenienti dall’infinito convergono in un punto sulla retina, quando questa condizione non si presenta l’occhio viene definito AMETROPE. Quindi per AMETROPIE s’intendono dei difetti visivi detti anche VIZI DI REFRAZIONE che riducono la normale capacit? visiva. Esistono tre tipi fondamentali di ametropie che sono:
MIOPIA ? IPERMETROPIA ? ASTIGMATISMO.
La Miopia ? un difetto visivo dovuto da una geometria alterata dell’occhio, il bulbo oculare risulta leggermente pi? lungo del normale di conseguenza, le immagini non si riflettono perfettamente a fuoco sulla retina ma su un punto davanti ad essa e la vista appare quindi sfocata. Se gli oggetti vicini appaiono nitidi, quelli pi? distanti non possono essere messi a fuoco perfettamente, la correzione di questo difetto si ottiene con l’uso di lenti negative. Tra tutti i difetti refrattivi ? quello che colpisce con una frequenza maggiore (circa il 20% della popolazione nei paesi occidentali, una percentuale maggiore nelle popolazioni orientali).
L’ Ipermetropia ? il difetto visivo contrario alla miopia in quanto i raggi luminosi vengono focalizzati in un punto virtuale oltre la retina e questo crea una visione sfocata da vicino ma anche da lontano in base all’entit? del difetto. Questo ? dovuto principalmente ad un bulbo oculare ?corto? (ipermetropia assiale) anche se altre particolari condizioni possono esserne la causa. A volte la presenza di stanchezza oculare o emicranie frequenti soprattutto durante la lettura possono nascondere una ipermetropia anche leggera non corretta. La correzione dell’ipermetropia ? con l’uso di lenti positive.
L’ Astigmatismo invece si manifesta quando la curvatura della cornea o del cristallino non ? uniforme in tutti i suoi punti, creando quindi una visione poco nitida e sdoppiata (ad esempio un punto verr? percepito come una linea pi? o meno allungata). I due casi di astigmatismo pi? comune sono semplice e composto con valore miopico o ipermetropico, meno comune invece gli astigmatismi misti. L’astigmatismo pu? manifestarsi a qualsiasi et? ed ? importante la sua correzione per evitare eventuali problemi di postura. La correzione avviene attraverso l’uso di lenti cilindriche dette anche toriche di valore positivo e/o negativo.
Una cosa diversa invece ? la Presbiopia che ? un problema visivo legato all’et?. Infatti la parola stessa deriva dal greco presby = vecchio e opia=occhio, questo perch? il cristallino,la lente naturale che ci permette la messa a fuoco perde la sua capacit? elastica, creando quindi difficolt? nello svolgimento di attivit? a distanza ravvicinata come la semplice lettura. E’ una condizione fisiologica che coinvolge qualsiasi persona sia essa portatrice gi? di correzione visiva oppure emmetrope, statisticamente inizia intorno ai 40 ? 45 anni a seconda dell’individuo e per circa un ventennio il potere accomodativo del cristallino continuer? a diminuire notevolmente, fino a stabilizzarsi. Come per l’ipermetropia si corregge con l’uso di lenti positive.
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